Struttura convenzionata e idonea ad ospitare Tirocini Professionalizzanti

- Disponibile per tirocini da 750 ore

La “Casa dei Risvegli Luca De Nigris” è un centro di riabilitazione post-acuta di livello ospedaliero appositamente progettato per pazienti con grave cerebrolesione acquisita (GCA), completamente non autosufficienti e che richiedono trattamenti riabilitativi continuativi in fase post-acuta, nell’ambito di un percorso integrato di assistenza e riabilitazione. La struttura, attiva dal Marzo 2005, è un nodo del percorso Bolognese per le gravi cerebrolesioni acquisite che, nel territorio coperto dalla Azienda USL di Bologna, assiste circa 200 persone all’anno fra le quali, almeno 40, necessitano di assistenza protratta. I pazienti ricoverati vengono definiti a bassa responsività protratta (Stato Vegetativo-SV e Minima Coscienza-MCS) e sono in genere casi “slow to recover”. I progetti riabilitativi che vengono programmati nella Casa dei Risvegli Luca De Nigris sono complessi, intensivi, interdisciplinari e multidimensionali (motorio, cognitivo, psicologico, relazionale, comportamentale, educativo); sono espliciti, formalizzati e concordati con la famiglia del paziente all’interno degli incontri di team che si tengono periodicamente all’interno della struttura. Per definizione, quindi, tali progetti sono rivolti oltre che al paziente, anche ai suoi familiari. Nell’ambito di questa dimensione, vengono perseguiti gli obiettivi di rilevazione e quantificazione del carico emotivo e assistenziale della famiglia e successiva riduzione dello stesso, l’adjustment psicosociale, la gestione della “crisi” del nucleo familiare, la formazione e l’informazione, la consegna di strumenti e training nelle procedure di assistenza. Tali obiettivi sono monitorati con misure psicologiche specifiche e riconosciute a livello internazionale. Inoltre, la struttura prepara fin dall’inizio la famiglia alla dimissione e quindi al ritorno al domicilio e agli inevitabili compiti di “caregiving”. Successivamente al periodo di permanenza del paziente nel centro riabilitativo, l’intero nucleo familiare viene accompagnato e sostenuto dal personale dell’Associazione Amici di Luca, nel delicato processo di reinserimento familiare e sociale, in quella che è comunemente definita la “fase degli esiti”. Attraverso una serie di attività e un lavoro integrato con i servizi territoriali, che prendono in carico la persona, si agevola il reinserimento sociale attraverso un supporto al processo di autonomia e si favorisce la consapevolezza nel familiare della necessità di una ridefinizione del proprio progetto di vita in funzione del benessere personale e di quello del proprio caro. Parte della fase degli esiti è il “Progetto Girasole” che ha sede sempre presso la Casa dei Risvegli Luca De Nigris ed è supportato e voluto dall’Associazione Amici di Luca. Il GIRASOLE permette di fornire percorsi riabilitativi di gruppo e/o individuali che hanno lo scopo di recuperare, dove è possibile, le abilità cognitive risultate compromesse dalla lesione, potenziare le abilità residue e compensare, attraverso l’insegnamento di strategie cognitive-comportamentali alternative, le funzioni cognitive francamente deficitarie. Obiettivo primario degli interventi riabilitativi e psicoterapeutici è l’aumento di consapevolezza di malattia che è in genere, nei pazienti GCA, scarsa e insufficiente, ponendosi come ostacolo ai percorsi di reinserimento sociale e lavorativo. Parallelamente alla presa in carico del paziente vengono garantiti supporti individuali e di gruppo ai famigliari, soprattutto ai caregivers primari, che hanno lo scopo, sia di fornire informazioni rispetto agli effetti che la cerebrolesione induce, su come meglio si possono gestire i disturbi cognitivi e comportamentali evitando, ciò che accade di solito, il loro inconsapevole rinforzo. Inoltre, vengono forniti veri e propri spazi terapeutici in cui promuovere, attraverso l’induzione dei processi di elaborazione di tipo psicologico e psicoterapeutico, l’adattamento long-term, agli effetti indotti dalla lesione, che cambiano, in maniera irrevocabile, la vita del paziente e di chi gli sta attorno.

NB: E' possibile svolgere un anno di tirocinio svolgendo entrambi i progetti che sono stati autorizzati ciascuno per un semestre (quello del 2018 e quello del 2019).